Whistle-blower per segnalazioni di violazioni
Perché usare lo strumento del whistleblowing
Gli ultimi anni hanno visto l’introduzione e la progressiva estensione di norme volte a garantire e regolamentare il c.d. Whistleblowing, da intendersi come possibilità per il dipendente di inviare segnalazioni di comportamenti illeciti verificatisi nell’azienda in cui opera, nonché come insieme di garanzie e tutele rispetto ad eventuali azioni ritorsive e – non ultimo – di misure volte ad evitare l’abuso di questo potere/dovere di segnalazione.
Whistle-blower per violazioni
Perché usare lo strumento del whistleblowing
Tale sistema di garanzie è stato dapprima introdotto per i dipendenti pubblici nel quadro delle norme in materia di prevenzione della corruzione, ed è stato successivamente esteso alle Società ed enti soggetti all’applicazione del D.lgs. 231/2001: i meccanismi di segnalazione e di tutela del segnalante sono condizione necessaria per l’idoneità dei MOG 231, tanto che gli stessi sono stati inseriti nell’Art. 6 del Decreto, nel quale ritroviamo i requisiti che il MOG 231 deve avere.
Quando usare lo strumento del whistleblowing
Se sei a conoscenza di condotte d’impresa che ritieni scorrette in base alle norme del D.lgs.231/2001, puoi informarne volontariamente l’Autorità.
Puoi fornire una descrizione di condotte collusive o abusive, delle circostanze (fattuali, di tempo e di luogo) in cui esse si sono svolte/si stanno svolgendo/stanno per svolgersi, dei prodotti o servizi interessati, dei soggetti coinvolti (imprese, associazioni di imprese, liberi professionisti, ecc.) e dei possibili soggetti che subiscono tali condotte.
Ad esempio, le informazioni possono riguardare contatti e scambi di informazioni tra concorrenti su prezzi, quote di mercato, clienti, spartizione dei mercati, livelli di produzione, sviluppi tecnologici e di mercato, partecipazione a gare, boicottaggio di concorrenti ecc. Le informazioni possono riguardare anche condotte di imprese dominanti, tra cui, l’esclusione dal mercato di imprese concorrenti o l’impedimento al loro accesso, rifiuti di contrarre, l’imposizione di prezzi eccessivamente gravosi o altre condizioni inique.
Tanto più queste informazioni sono dettagliate e supportate con specifica documentazione, tanto più esse sono utili ai fini delle indagini.
Per inviare un messaggio anonimo utilizza questo link.
Abbiamo adottato una serie di accorgimenti per proteggere l’anonimato:
- Il messaggio anonimo viene ricevuto in forma criptata da una società intermediaria, specializzata per proteggere l’anonimato dei whistleblower.
- Una volta ricevuto il messaggio anonimo e criptato, l’intermediario invia un messaggio di “alert” ad un Ufficio dell’Autorità a ciò dedicato.
- A quel punto, se si vuole si può scegliere una modalità di comunicazione “bi-direzionale” e far sì che l’Ufficio dedicato dell’Autorità possa comunicare con il whistleblower/segnalante – sempre in forma anonima – eventualmente, richiedendo maggiori informazioni o chiarimenti, rendendo così la segnalazione molto più utile ed aumentando notevolmente la possibilità che essa dia luogo ad un’indagine.
- Il sistema criptato invierà all’Ufficio dedicato dell’Autorità il messaggio del whistleblower senza fornire alcuna altra informazione (non fornirà l’indirizzo IP o la password che il whistleblower avrà scelto per leggere i messaggi provenienti all’Ufficio dedicato dell’Autorità).